Tavolo ELITE – Quali sono i VERI dettagli che faranno la differenza del nostro tavolo?

Quante volte vi è capitato di non riuscire a montare correttamente il vostro tavolo di braccio di ferro a causa dei difetti nelle saldature dei filetti delle gambe?

Un particolare spesso sottovalutato, ma che causa non pochi problemi durante le fasi di montaggio e smontaggio, è la progettazione delle gambe.

Tra le soluzioni abitualmente adottate possiamo in qualche caso notare una piastra forata saldata alle estremità delle gambe che andrà poi avvitata da una parte alla cornice e dall’altra alla base: questa tipologia presenta mediamente una buona stabilità della struttura, a discapito di lunghi e macchinosi tempi di montaggio e una resa estetica poco gradevole.

Un ottimo compromesso è stato raggiunto con soluzioni quali la saldatura di viti e boccole filettate alle estremità delle gambe puntando molto sulla praticità di montaggio/smontaggio e una buona resa estetica.

Tuttavia quest’ultimo approccio comporta numerosi problemi dovuti alla scarsa capacità da parte dei produttori di riuscire a tenere perpendicolari tra loro i filetti, con il risultato che, durante l’avvitamento delle gambe sulla cornice, il centraggio non viene rispettato e occorre forzare eccessivamente l’ingresso di una delle estremità nella base al fine di poterle fissare.

Questa problematica comporterà, da un lato ad uno sforzo eccessivo sul filetto stesso compromettendo l’integrità della saldatura nel tempo, dall’altro a tensioni molto forti che andranno a scaricarsi sulle saldature del tubolare della cornice già piuttosto delicata.

Queste tensioni faranno sì che i filetti andranno a serrarsi con ancora più forza durante l’utilizzo del tavolo rendendo estremamente difficoltoso lo smontaggio finale.

Il progetto delle gambe di Massimo De Pasquale ha aggirato questo problema intervenendo sulla lavorazione del tubolare delle stesse (del diametro di ben 60mm) da cui è stato ricavato il filetto (M20!), direttamente in fase di tornitura, garantendo così una perpendicolarità perfetta, esente da tensioni residue e permettendo un montaggio e uno smontaggio senza fatica. In fase di lavorazione è stato previsto un foro direttamente sul filetto su cui poter intervenire tramite chiave in dotazione, per un comodo avvitamento/svitamento delle gambe.

Anche questa soluzione è stata progettata esclusivamente per garantire all’atleta un’esperienza di utilizzo il più facile e immediata possibile.
Il miglior connubio tra stabilità, estetica e praticità di montaggio/smontaggio.

Un altro dettaglio che ci rende orgogliosi del progetto, è rappresentato dalle imbottiture.

Questa caratteristica viene spesso sottovalutata dai produttori e questo fa capire quanto nella realtà siano lontani dalle esigenze degli atleti sia agonisti che non.

Un punto che Katia Crucitti (referente arbitri WAF e Segretaria Generale) ha sottolineato fin dall’inizio: la necessità di trovare a tutti i costi un materiale che garantisse da un lato il massimo comfort all’atleta e dall’altro che evitasse il più possibile falli di gomito involontari (un’alta percentuale dei matches viene interrotto proprio per questo tipo di infrazione causata da imbottiture assolutamente inadeguate).

Siamo giunti alla conclusione che il miglior materiale per le imbottiture sia l’EPDM: una resistentissima gomma espansa a celle chiuse.

Questo tipo di materiale garantisce il miglior rapporto consistenza/elasticità di ritorno evitando tutte le problematiche elencate sopra, fornendo al contempo una straordinaria resistenza all’usura e agli agenti atmosferici.

La sua standardizzazione secondo norme ISO garantisce la qualità e le prestazioni (fondamentali sono la densità in kg/mc e la durezza in scala Shore 00) su ogni pezzo di ogni lotto di produzione, azzerando quindi le diversità che potrebbero emergere tra la produzione di un tavolo e l’altro.

Tutti i pezzi sono stati tagliati a getto d’acqua a controllo numerico ad alta precisione (decimo di mm) per garantire la perfetta simmetria rispetto alle sagome in legno sulla quale vengono applicati: un livello di precisione mai visto prima d’ora.

Le eccezionali caratteristiche della gomma espansa sono state sfruttate anche nella realizzazione delle protezioni laterali, così da garantire all’atleta il massimo comfort ed evitare dolori e abrasioni su fianchi e anche, problema che chiunque ha sperimentato alla fine di una sessione intensa di sparring ma che sembra essere ignorata completamente dai produttori.

Anche in questo caso Omega si è distinta nella cura di questo particolare, che risulta essere decisivo nell’evitare lesioni e abrasioni: le dimensioni delle protezioni laterali, al fine di risultare idonee e sufficientemente protettive sono di ben 6cm di altezza, spesse 2cm e della lunghezza del lato lungo del tavolo, anch’esse intagliate a controllo numerico.

Ulteriore dettaglio molto importante su cui abbiamo discusso a lungo sono stati i pioli.

I pioli sono un particolare del tavolo spesso trascurato, arrivando in alcuni casi ad essere ricavati da manubri da palestra o addirittura manopole di bicicletta.

Il progetto di Omega ha curato nel dettaglio anche questa particolarità, mettendo al vaglio numerose varianti di zigrinatura al fine di trovare quella con il miglior compromesso tra grip e scorrevolezza così da permettere all’atleta di trovare il feeling migliore sia che si tratti di afferrare con decisione sia che si tratti di scivolare su di esso nelle transizioni di tecnica.

La parte superiore è stata progettata con un profilo bombato con 2 raggiature distinte, studiate per simulare la curvatura naturale del palmo della mano, così da consentire all’atleta di appoggiarsi comodamente e fare perno sulla sua estremità con estrema comodità e agevolezza.  

Chicca finale, il piolo è stato realizzato totalmente in alluminio anodizzato nero per garantire la massima resistenza all’usura e scongiurare la formazione di ruggine in qualsiasi ambiente.

Le cuciture e il rivestimento sembrano anch’esse un dettaglio da poco, ma per quanto riguarda i pads, ne definiscono abbastanza precisamente la longevità e vita utile oltre che al confort dell’atleta.

Il tavolo ELITE è stato equipaggiato con la miglior ecopelle in commercio, dello spessore minimo di 1,5 mm, per garantire il massimo confort all’atleta ed evitare quelle fastidiose abrasioni causate da rivestimenti inadeguati come il PVC.

I pads presentano cuciture interne e solamente sugli spigoli verticali, così da non entrare in diretto contatto con il gomito dell’atleta evitando abrasioni ai gomiti e sollecitazioni alla pelle stessa che, se protratte nel tempo, li deteriorano precocemente: per le cuciture sono stati addirittura previsti degli smussi laterali su tutti i pads con lo scopo di scaricarle all’interno dei profili.

Per garantire la massima stabilità su ogni tipo di superficie, la base del tavolo ELITE è stata equipaggiata con 8 piedini avvitati in plastica così da rispettare ogni tipologia di pavimento e al contempo garantire una stabilità ottimale.

Diteci apertamente se potevamo pensare e fare qualcosa di più… 😏

Fabio Pantaleoni
Autore

Fabio Pantaleoni

Founder of Omega Strength Obsession; Strength trainer Expert AIF; Raw Training Strength Specialist.

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