Thomas Manghi

Nome: Thomas Manghi

Classe: 1989

Altezza: 174cm

Peso attuale: 68kg

Polso: 18 cm

Bicipite: 39 cm

Avambraccio: 37 cm

Titoli: 7 titoli Nazionali nella 60/65/70/75kg, 1 Coppa Italia -80kg, svariati titolo Internazionali tra cui EuroArm 2016 -60kg e un secondo posto allo ZlotyTur 2016 -63kg

Buongiorno a tutti, sono Thomas Manghi!

La mia carriera sportiva è iniziata come quella di tanti ragazzini ossia sui campi da calcio, che successivamente dovetti abbandonare in favore del mio arruolamento nell’esercito che rappresenta ad oggi la mia occupazione.

Un giorno come tanti, mi trovai in un pub a bere con amici e il destino volle che incontrassi proprio lì i Virus di Varese che stavano facendo una dimostrazione sul Braccio di Ferro, così per gioco provai qualche tiro e subito ricevetti complimenti sulla mia forza in relazione al basso peso corporeo!

Ammetto che fino a quel momento non considerai mai il Braccio di Ferro come un vero e proprio sport tant’è che dopo quel pomeriggio un pò particolare, tornai ai miei allenamenti tradizionali.

Dopo circa 6 mesi, tornando in quel pub ricordai quell’esperienza e così decisi di chiedere maggiori informazioni al titolare del locale, il quale mi diede il numero di telefono di uno di quelli che sarebbe diventato un mio compagno di squadra.

Lo contattai immediatamente e la sera stessa mi trovai con lui a bere qualcosa, iniziò così ad introdurmi a questo mondo un po’ particolare, dal contesto, alle regole e a tutto quello che avrebbe dovuto sapere una persona completamente estranea a questo mondo! La scintilla scoccò e da quel momento capì che il Braccio di Ferro era il mio sport!!

Nel corso del tempo i miei allenamenti sono evoluti e al tempo non esisteva internet e non c’era molto materiale a riguardo, così iniziai a viaggiare, soprattutto all’estero e nei contesti mondiali dove con la sete di sapere sempre crescente, ho avuto modo di osservare fin nel minimo dettaglio, le tecniche e tutte le strategie utili per migliorare al tavolo, e ad ogni competizione ne tornavo maturato e con un bagaglio conoscitivo sempre più grande con cui di conseguenza andavo ad aggiustare i miei allenamenti, con tecniche ed esercizi sempre nuovi.

Durante il primo anno ho lavorato esclusivamente con elastici di varie resistenze, i quali mi hanno portato al mio primo Titolo Nazionale Senior e sesto posto al Mondiale!

Va da sè quindi che questi attrezzi li reputo i miei preferiti avendomi dato tanto! All’epoca mi allenavo 3 volte a settimana e alla fine di ogni allenamento facevo sempre 30 minuti di sparring e ho mantenuto questo approccio per diversi anni…2 ore tre volte la settimana per l’allenamento specifico in aggiunta ad altre 2 sessioni di potenziamento generale.

Dei match che ho disputato, ne ho diversi di cui andare orgoglioso, anche se uno di questi purtroppo l’ho perso!

Uno di questi è il match contro il campione del mondo georgiano Under21 al Mondiale 2017 dove sono riuscito ad avere la meglio dopo una transizione da Gancio a Toproll!

Nello stesso anno contro il kazako Nurdaulet (che vinse la categoria) nel quale fui l unico a riuscire ad aprirgli il polso, salvo poi perdere alle cinghie a causa di un infortunio (il primo che ho subito ad una gara) che mi precluse il proseguimento nella gara stessa.

L’ultimo incontro che ha davvero significato molto per me è stato quello contro il tedesco/russo Maiorov al Supermatch 2022, dove abbiamo combattuto fino allo sfinimento!

Come contraltare ovviamente devo ricordare una delle sconfitte più brucianti che ho subito, avvenuta ad un Campionato Nazionale concluso con un secondo posto.

Le sconfitte più dolorose sono quelle incassate quando dalla nostra abbiamo tutte le certezze di riuscire a sconfiggere l’avversario, anche qui infatti avendo dominato per tutti i round disputati e avendo avuto il controllo totale non andando mai nella metà perdente del tavolo, fui costretto a cedere il posto al mio avversario dopo ben 4 falli (sempre in fase vincente) assegnatimi in fase vincente…match che anora mi fa male anche se ormai è acqua passata..

Durante la mia carriera sportiva, come per tanti altri, mi sono dovuto misurare con risentimenti muscolari e infortuni, il primo dei quali risale al Mondiale 2017 come anticipato poco sopra, durante il quale avvertì un dolore al gomito che mi azzerò le forze, motivo per cui dovetti abbandonare la competizione.

L’ultimo invece risale al Supermatch 2023, durante il secondo incontro, al “GO!” dell’arbitro, durante la flessione del polso e contrazione dorsale sentì il pronatore stirarsi malamente, da lì ho avvertito un dolore fulminante a tutto il braccio e la perdita del controllo di mano. Gara finita e posizionamento a fondo classifica!

Questo è stato sicuramente una brutta battuta d’arresto in quanto mi sentivo veramente al mio apice di forma fisica di tutta la carriera! Purtroppo, sono cose che succedono, soprattutto quando si spinge il proprio corpo al limite ma ora dopo un paio di mesi di allenamenti leggeri, mi sento di nuovo vicino a quella fantastica condizione!

Durante la mia carriera anche i rimpianti trovano il loro spazio, anche se di carattere mi ritengo piuttosto forte tendo a non piangermi addosso e a rimboccarmi le maniche perchè in ogni caso fa tutto parte del nostro bagaglio di esperienze che nolente o dolente mi hanno condotto fino a dove sono ora.

Tra i match invece che preferisco, tra quelli in cui non sono io il soggetto principale, c’è quello tra Travis Bagent e Richard Lupkes, nel quale Richard alla fine ebbe la meglio!

Travis durante il suo unico round vinto, riuscì a bloccare il colosso americano a pochi cm dal side pad e poco alla volta, grazie alla sua possente Toproll recuperò da una fase perdente ormai segnata con urla di sfida nei confronti del suo avversario “stand up baby, stand up!!”!

Questo incontro fu la scintilla che accese il fuoco della motivazione per cercare di diventare il più forte possibile!!

Tra gli atleti preferiti invece, svetta sugli altri il mitico John “The Perfect Storm” Brzenk, il quale incarna lo spirito del braccio di ferro attraverso una padronanza senza eguali di ogni tipo di tecnica, unita ad una correttezza, umiltà e lealtà uniche!!

Parlando di Braccio di Ferro, come ogni sport ai vertici, va considerata sicuramente la componente genetica per poter emergere dalla normalità anche se da questo punto di vista non mi sono mai sentito particolarmente portato, se non nella fortuna di rimanere piuttosto magro.

Per chi come me quindi che non ha una struttura fisica imponente con mani e polsi forti, il sacrificio risulta essere l’unica carta da giocare, dare il 100% ad ogni allenamento con costanza, dedizione e disciplina!

Io stesso per diversi anni ho messo il Braccio di Ferro come priorità nella mia vita, sacrificando a volte anche la famiglia! Non è stata una scelta facile, soprattutto perchè guidata semplicemente dalla passione bruciante che sento dentro visto che da un punto di vista economico non si ha un ritorno concreto, l’unico guadagno che si ottiene è il rispetto e l’ammirazione da chi come me si è fatto stregare da questo sport! Cerco solo quindi di essere l’atleta migliore e più forte che riesco ad essere, in qualcosa che mi riesce bene con il quale sono partito ad armi pari come tutti gli altri!

Da un punto di vista alimentare invece sono abbastanza libero, mentre solamente a ridosso di gare importanti come Mondiali o Europei, segue regimi alimentari specifici, principalmente ipocalorici solo lo stretto necessario per rientrare in categoria.

Successivamente la pesata invece, nelle 36 ore successive fino all’incontro, reintegro mangiando e bevendo praticamente a ogni ora del giorno…magari spaghetti allo scoglio, il mio piatto preferito!!

Un ultimo consiglio che mi sento di dare soprattutto a chi si avvicina a questo sport per la prima volta, è quello di fare più sparring possibile, sarà poi quest’ultimo a definire gli allenamenti specifici che verranno e che dovranno essere integrati in un secondo momento, ma la scuola vera la fa il tavolo!

Fabio Pantaleoni
Autore

Fabio Pantaleoni

Founder of Omega Strength Obsession; Strength trainer Expert AIF; Raw Training Strength Specialist.

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